Francobolli frazionati


I francobolli frazionati, su busta, sono noti sin dagli albori della storia postale. Il conseguimento del giusto porto in relazione alla disponibilità di determinati valori fu spesso ottenuto tramite stratagemmi od accorgimenti mai avallati dalle Direzioni postali, sebbene spesso tollerati.Già nella seconda metà dell' Ottocento, alla nascita dei francobolli, vi fu chi si adoperò in affrancature " d' emergenza ", frazionando i francobolli disponibili, in due, più raramente in tre parti, per ottenere la corretta tariffa di affrancatura. Negli Antichi Stati, un posto di privilegio spetta sicuramente allo Stato Pontificio, di cui sono noti parecchi valori frazionati su busta. Successivamente tale sistema prese piede in tutti quei casi in cui tale necessità si rivelò indispensabile. Anche durante la RSI vennero frazionati valori di tutti i tipi, tale realtà, dovuta essenzialmente agli avvenimenti bellici fu utilizzata in qualche caso e quasi sempre tollerata dagli sportelli postali che, in qualche caso, ne fecero loro stessi uso. Di seguito è rappresentata una carrellata di alcune di queste singolari affrancature, alcune della quali rappresentano una estrema rarità nel contesto della storia postale della Repubblica Sociale Italiana.


Anche gli uffici postali furono spesso vittime dell' assenza cronica di valori bollati. Il caso sopra mostrato è decisamente emblematico. La busta, spedita senza affrancatura, da Reggio Emilia per Ospitaletto (BS) il 17 Agosto 1944, venne tassata all' arrivo mediante un segnatasse da 1 Lira frazionato, conseguendo così il porto di 50 centesimi.

 

La busta sopra visibile venne spedita da Genova per Stra (VE) nel Gennaio del 1945. La corretta tariffa sarebbe stata di 1 Lira ( le tariffe aumentarono dal 1 Ottobre del 1944 ). La lettera venne successivamente tassata per il doppio del porto mancante ( 50 cent X 2 = 1 Lira ), tariffa che venne ottenuta frazionando un segnatasse da 2 Lire.

 

Neppure i fascetti si salvarono dal frazionamento, la lettera sopra venne tassata all' arrivo frazionando un fascetto da 75 cent.

 

Molto raro è pure il frazionamento del Tamburino da 75 centesimi sopra mostrato. La cartolina, che avrebbe dovuto essere affrancata con un francobollo da 30 centesimi, venne quindi affrancata in eccesso di 7,5 cent. come il fascetto della busta precedente.

 

Più comune delle precedenti è la busta sopra visibile. Il francobollo della serie Imperiale da 1 Lira fu infatti tra i più utilizzati nei frazionamenti, in quanto la sua divisione si prestava al porto di 50 centesimi che, fino all' Ottobre del 1944, era la tariffa per le lettere ordinarie.


Non poteva mancare, in questo contesto, il " Frazionato di Gandino", forse il più celebre tra i francobolli frazionati del periodo, perchè in questo paese della provincia di Bergamo si diffuse una vera e propria mania al frazionamento dei francobolli, vuoi per la mancanza cronica di valori bollati, vuoi per un tocco di originalità. Sebbene l' utilizzo di francobolli frazionati costituisse una eccezionalità, in questo paese, le cui autorità postali locali furono decisamente tolleranti, il frazionamento di francobolli fu abbastanza diffuso. Malgrado questo, le scarse testimonianze su busta giunte fino a noi di questo particolare tipo di affrancatura, rendono questa tipologia di lettere molto rare e ricercate dai collezionisti.