Interi  postali

Nel periodo della Repubblica Sociale Italiana, oltre ai francobolli vennero soprastampati anche gli interi postali in giacenza negli uffici postali dell' ex Regno d'Italia. Le soprastampe degli interi postali ( cartoline, biglietti postali e moduli per vaglia postali ), seguirono più o meno la stessa sorte dei francobolli a parte, ovviamente, l'utilizzo di speciali clichet che dovettero essere adottati per lo specifico formato di questi supporti postali. Si vogliono ricordare anche tutte le emissioni non soprastampate, ma emesse ex-novo dalle autorità postali repubblicane, comprese quelle di Franchigia Militare.


Cartoline

 

La foto sopra mostra i classici interi del Regno d'Italia, nella versione nuova e viaggiata, emessi nell'Agosto del 1942, ma soprastampati a Brescia nel Gennaio del 1944 per celebrare la nascita della Guardia Nazionale Repubblicana. La soprastampa colpiva, come al solito, l'effigie del Re, mentre 11 righe orizzontali tendevano a cancellare lo stemma Sabaudo. Si noti, nel 30c. nuovo, l'affrancatura complementare utilizzante un 20c. della prima serie " Monumenti distrutti ", apposta per l'avvenuto cambiamento della tariffa. Queste cartoline postali vennero soprastampate esclusivamente a Brescia e distribuite nei soli uffici postali cittadini con una tiratura di 90.000 esemplari cadauna, in gran parte usati e dispersi. Questo tipo di soprastampa, chiamata " Bastoncino " fu adottata esclusivamente sia per le cartoline postali che per i biglietti ( vedi sotto, alla voce Biglietti ). Viaggiati, questi interi, sono decisamente rari, mentre restano interessanti e non comuni allo stato di nuovo. Si noti, nel 15 centesimi viaggiato, in basso a sinistra, l'affrancatura aggiuntiva di 15 centesimi. Cessarono di validità il 14-8-1944.

 

 

Molto più abbondante fu la tiratura dei 2 interi di cui sopra ( in modo particolare quello da 30c. ), soprastampati sia a Roma che a Verona dal Gennaio del 1944. Interessante il 15c. nuovo, molto raro se viaggiato, comune invece il 30 c. La soprastampa consisteva in una scritta su tre righe ( REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA )che ricopriva l'effigie reale in alto a destra e in un fascetto che ricopriva lo stemma sabaudo in centro. Di questi 2 interi esistono una serie di soprastampe, per la maggior parte effettuate a mano soprattutto da privati, emesse in alcune località del Nord. Si ricorda, ad esempio, la soprastampa effettuata a Pola con inchiostro violetto.

 

Ben più rara della precedente è questa cartolina postale da 30 cent. soprastampata a Verona, a partire dal Luglio del 1944, con inchiostro nero anzichè rosso. La scelta di questo colore avvenne presumibilmente per un errore, sebbene il quantitativo noto di questo tipo di intero potrebbe fare supporre che si trattasse invece di un intento filatelico-speculativo.

 

 

Più raro dei precedenti è questo intero soprastampato a Verona nel Febbraio del 1944. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un pezzo rarissimo se effettivamente viaggiato. E' conosciuta, come negli interi precedenti, una soprastampa in colore violetto eseguita a Pola.

 

 

Le cartoline postali sopra visibili appartengono all' unica tiratura della RSI non soprastampata raffigurante Giuseppe Mazzini, pioniere dello stato repubblicano. E' evidente, in questa emissione, la volontà delle autorità politiche della RSI di rompere con un passato monarchico, colpevole del voltafaccia dell' 8 settembre. Questo intero è molto comune sia allo stato di nuovo che in quello di usato, è tuttavia ricercato dagli specialisti del settore se viaggiato e privo della affrancatura aggiuntiva visibile nell' esemplare di destra. Il " Mazzini "venne stampato a Novara a partire dall' 11-7-1944.

 

 

Le due cartoline sopra mostrate furono soprastampate apponendo un fascio nero sopra lo stemma reale nel Gennaio del 1945, utilizzando, come supporto, quelle già emesse nell' Aprile del 1943, destinate alla corrispondenza per le Colonie. Sono di notevole pregio e se regolarmente viaggiate sono rarissime.

 

L'intero sopra visibile è simile in tutto al tipo precedente salvo che per il colore della soprastampa eseguita con inchiostro rosso. E' di maggiore rarità.

 

Poco si sa delle rarissime cartoline postali sopra raffigurate, se non che vennero poste in vendita in modestissimo quantitativo a Padova e probabilmente a Trieste. La soprastampa è presumibilmente stata eseguita in una località del Veneto orientale con scopi sconosciuti, in quanto, essendo queste cartoline state concepite con tariffa per inoltro all' estero, non evrebbero potuto comunque essere utilizzate, in base ad un decreto della metà del 1941 che proibiva l' invio, fuori dai confini nazionali, di immagini, fotografie, vedute o cartoline che riguardassero il territorio italiano. Si noti come il fascio apposto sopra lo stemma Sabaudo, appaia stranamente inclinato verso destra in tutti gli esemplari.

 

Emessa originariamente nel 1940 questa cartolina postale venne denominata " Impero " e doveva servire per l' inoltro in Albania e nell' Africa Orientale Italiana. Le giacenze di questo intero, alla nascita della RSI, vennero soprastampate a Verona nel Novembre 1944. E' rarissima se nuova, molto di più se regolarmente viaggiata.

Come la precedente, ma senza soprastampa, la cartolina tipo Impero sopra visibile, rappresenta una autentica rarità se viaggiata in periodo RSI. Ad impreziosirla ulteriormente il fatto che provenga da Fiume e che sia del tipo con Risposta pagata. L'annullo porta la data del 14 - 12 - 1943.

Questo intero postale venne soprastampato privatamente con un apposito timbrino in gomma. Questo tipo di timbrini venne abbondantemente usato anche da Enti od Uffici governativi che in questo modo poterono riciclare una grande quantità di giacenze, talvolta cospicue, di stampati postali come moduli, modelli ed interi postali recanti ancora effigi reali o stemmi sabaudi che altrimenti non avrebbero più potuto essere utilizzati.

 


 

Biglietti

Non si ha la certezza che la soprastampa di questi biglietti postali, come le cartoline della GNR, sia stata effettuata dalla stessa tipografia che soprastampò anche i francobolli della GNR di Brescia. Anche questi interi, sempre come le cartoline, apparvero infatti nel tardo Gennaio del 1944, quando le operazioni di sovrastampigliatura dei francobolli erano cessate da circa un mese. Vennero tirati 12.000 esemplari di ciascuno e questo li rende decisamente più rari delle cartoline, soprattutto se regolarmente viaggiati. La città di provenienza è sempre Brescia. Il tipo di soprastampa usata venne denominata " Bastoncino " e la loro validità postale cessò, sempre come le cartoline, il 14-8-1944.

 

I biglietti postali con soprastampa fascetto provengono da Verona ma risultano distribuiti in modo particolare in Lombardia, anche se l'ipotesi che qualcuno possa essere stato sovrastampigliato in qualche altra città , è tutt'altro che azzardata. Anche questo tipo di interi è molto interessante e assai raro se viaggiato. Non si conosce con esattezza la data di emissione, ma si presume che possa trattarsi della fine dell' Aprile del 1944. Si noti, sull' intero da 25 c. di sinistra, l' affrancatura aggiuntiva di un fascetto da 25c., apposto per l' avvenuto cambiamento di tariffa.

 

Per aggirare la disposizione ministeriale che dichiarava fuori corso a partire dal 15-8-1944 tutti gli interi postali con l'effigie del Re non soprastampata, vi fu chi sovraimpresse, manualmente, gli interi di cui si trovava in possesso. Questa iniziativa, a volte tollerata, a volte tassata, venne applicata anche per i francobolli della serie Imperiale. Il biglietto postale sopra mostrato, sovrascritto a penna, è una non comune testimonianza dell' umana inventiva.

Eccezionale e raro questo biglietto postale di servizio che venne approntato ad esclusivo uso del Ministero delle Finanze, all' epoca ubicato a Brescia. Questo modulo di servizio venne stampato da una tipografia di Lodi su commissione dello stesso Ministero delle Finanze con l'approvazione del Ministero delle Comunicazioni nel 1944. Non è catalogato e, malgrado una tiratura di 100.000 esemplari, non è conosciuto allo stato di usato mentre, allo stato di nuovo, è rarissimo. La maggior parte di questi moduli rimasero in giacenza presso il Ministero e vennero usati e successivamante dispersi, nell' immediato dopoguerra come minuta corrispondenza tra le varie sedi dell'Intendenza di Finanza.